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22 ago 2016

MITI E LEGGENDE DA ARCHIVIARE - IL NECRONOMICON


Tocca scrivere anche sul Necronomicon, a rischio di compromettere per sempre una fonte inesauribile, anche perché indefinita, di spunti e sollecitazioni alla fantasia. L'illusionismo dello pseudo-biblion è un'operazione che funziona bene: nessuno crederebbe che esista un personaggio dei fumetti, è invece più credibile che esista una realtà fittizia che gli è costruita intorno.

Ad esempio, Paperino non esiste, ma su Paperopoli già ho quel mezzo secondo di incertezza in più. Niente di strano che quindi nessuno ritenga realmente esistiti i personaggi di Lovecraft, ma l'arabo pazzo e la sua
guida ai rituali negromantici, il “Necronomicon”, siano quasi divenuti una realtà storica assodata. La pagina di wikipedia ne riporta la foto (“come immaginato e realizzato da un fan”), e precisa che è uno libro inventato “ma citato come fosse vero”. Lo stesso autore della pagina non riesce a capacitarsi di come un libro inventato possa essere “come vero”...e quindi l'illusione ha attecchito in maniera preoccupante. Infatti, prendiamo il paragrafo sul nome: si dice che secondo Lovecraft (ovvero l'unico in grado di dirci alcunché del Necronomicon, visto che l'ha inventato lui), il nome vorrebbe dire “sulle leggi dei morti”, ma si valutano poi altre etimologie (delirio puro).

Naturalmente, l'illusione scattò subito, e già ai tempi di Lovecraft iniziò la dietrologia sulla reale esistenza del Necronomicon, magari sotto altro nome.
Ricordo bene che comprai un testo sul Necronomicon ad una “libreria esoterica” a Viareggio (George Hay), più che esaustivo, che sostanzialmente cercava di ricostruirne i contenuti o le fonti come se fosse sì un'invenzione, ma derivata da elementi della tradizione mesopotamica. Precisiamo che l'arabo pazzo Alhazred nella finzione si muove tra Yemen e Siria, e che la prima ipotesi sul vero Necronomicon ne indicava la matrice massonica. D'altra parte, come già dicemmo a proposito di Crowley, il confine tra l'esoterismo reale e il fittizio è inesistente sul piano teorico. Mentre sul piano storico un libro falso è falso, sul piano esoterico una incognita resta sempre tale.
Tutto questo casino inutile deriva dal fatto che altri autori hanno poi ripreso l'invenzione, con la conseguenza che alla fine, se non c'è una storia del Necronomicon come libro, c'è una storia della sua fantasia, come un sogno a più mani. Prima ci si sono messi i colleghi di Lovecraft, scrittori, poi sono arrivati gli altri, tra cui i nostri beniamini. Una parte del corpus attuale fittizio sul Necronomicon è quindi opera ad esempio dei Morbid Angel, che ampliano il pantheon in maniera selvaggia e incontrollata.
La situazione dei personaggi del Necronomicon, i “Grandi Antichi”, è attualmente simile a quella dei Pokemon. Sono virtuali, ma la gente li cerca in giro per il mondo. Sono meno numerosi dei Pokemon e si nascondono, anzi non è chiaro perché andarli a cercare visto che chi li ha incontrati non si è mai trovato bene. Per essere degli dei archetipici di elementi naturali sono decisamente diventati troppi (67) e dovrebbero peraltro anche essere grossotti, quindi non si sa bene dove entrino.
Limitiamoci a spulciare la lista fornita da wikipedia e a estrapolare quelli “metallicamente” rilevanti. Cthulhu è ormai arcinoto, ha ispirato perfino un gioco da tavolo e quindi non può cadere più in basso. Reso famoso dallo strumentale dei Metallica (ispirato al titolo del racconto di Lovecraft), Chthulhu (storpiato dai Morbid Angel come Kutulu) è un dio dormiente, incazzoso solo quando affiora insieme al suo regno sommerso, giusto il tempo di una boccata d'aria, ogni eone, eone e mezzo. Avrebbe forma di un polpo alato..in realtà il gioco immaginifico di Lovecraft è sempre quello di lasciare le forme e le sembianze abbastanza indefinite e a suggerirne mostruosità che non si possono rendere a parole. Il concetto di dio dormiente, che attende un ritorno e rappresenta il sogno “nella sepolta città di R'yeh il morto Chthulhu attende sognando”, sembrerebbe estendibile agli interi Antichi, indicati talora come “liers in wait”, cioè coloro che giacciono in attesa. Non risulta che però il ritorno degli Antichi debba coincidere con un'era particolare, se mai con il caos, cioè la vita umana è il risultato della segregazione degli Antichi (caos) fuori dai confini, mentre il ponte con questa realtà primigenia (il caso che genera la vita) è il sogno.
Una teoria affascinante, narrata nel cosiddetto “ciclo di Chthulhu” ma in realtà anticipata dalla prima produzione di Lovecraft, in cui si illustrava un mondo onirico con personaggi intermedi, specie di “semidei”, cioè uomini trasfigurati che dalla realtà scomparivano “dentro” la dimensione del sogno. Così lo scemo del villaggio de “Oltre il muro del sonno”, Celephais, ma anche uno che assume il nome di Azathoth. Esistono quindi gli Antichi e i semidei, a testimonianza di questa intercomunicazione eccezionale tra caos e ordine reale.
Dagon è una divinità sottomarina, al pari di Chthulhu. Nel film omonimo è adorato da un villaggio di pescatori, e vende loro la ricchezza terrena in cambio di una loro progressiva trasformazione in uomini-pesce. Il protagonista rischia di trombarsi una donna-calamaro. Hastur è colui che non deve essere nominato, e quindi abbiamo già toppato.
Gol-goroth, ispiratore di un dei gruppi di punta del black metal, appare come un gigantesco rospo nero luminescente.C'è anche il rospo peloso, anche lui dormiente, Tsashoggua. E il rospo alato, Zvilpogghua. Ma l'Antico più temibile è Saa'itii, che appare come un gigante maiale spettrale. Il più misterioso è Cxaxukluth, che appare “simile a Azathoth” (non ve lo so confermare, appena lo localizzo con Pokemon Go ve ne darò notizia). Il più subdolo, Byatis, noto agli amici come “il rospo di Berkeley”, che però usa manifestarsi come granchio dalla proboscide.
La cosa più vicina alle figure dei Grandi Antichi sono una serie di giocattoli gommosi da distributore automatico, che usavano negli anni '70, detti i rubber uglies: mostriciattoli oleosi polimorfi, spesso dotati di tentacoli e propaggini varie.

Capirete quindi perché poi l'unica interpretazione seria del Necronomicon sia quella di Raimi, non tanto ne “La Casa”, quando ne “L'armata delle Tenebre”, un film che nella videoteca dei Morbid Angel è classificato tra gli storico-drammatici, ma non gliene facciamo una colpa. Poveri Morbid, si sono limitati in fondo a inventare qualche nome strampalato e a mescolare i veri dei sumeri e assiri con quelli finti, semplicemente senza porsi il problema. Da noi del resto c'è gente convinta che il Necronomicon esista perché ne parlava anche Dylan Dog.

A cura del Dottore