"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

29 feb 2016

RECENSIONE: DGM "MOMENTUM"


Ecco a voi i Symphony X italiani! In estrema sintesi questa band dal curioso nome che non è altro che l'acronimo del tre membri fondatori: Diego Reali, GianfrancoTassella e Maurizio Pariotti, inseguono i miti progressivi di oltreoceano con una nuova (?) spinta di metal sinfonico made in Italy.

28 feb 2016

XXV ANNIVERSARIO DEL DEATH: IMMOLATION, "DAWN OF POSSESSION"



CLASSIFICA DEI DIECI MIGLIORI ALBUM DEATH METAL USCITI NEL 1991

ANTEPRIMA: "DAWN OF POSSESSION" (IMMOLATION)

Comprai questo disco usato da un amico, il quale svendeva per niente una pila di vinili rovinati dall'umidità. In pratica erano appiccicati per le copertine a formare una specie di fisarmonica e furono chirurgicamente separati per non sciupare troppo le copertine. Ancora si riconoscono per l'odore di muffa, ma per fortuna i vinili erano rimasti intatti.

Questa fu il mia primo incontro con gli Immolation, ma proseguì anche peggio. Successivamente anche io decisi di svendere qualche disco, tra cui un vinile dei Cannibal Corpse, se non che il destinatario mi mandò un messaggio, lamentando il fatto che dentro alla copertina dei Cannibal ci aveva trovato il vinile di tali Immolation. Però gradì comunque...

27 feb 2016

GENERAZIONE DI FENOMENI IDOLI E METEORE DEGLI ANNI '80 - I R.A.F.

Nel metal italiano di qualche decennio fa nessuno poteva essere biasimato perché non riusciva a sfondare. All'epoca sembrava quasi che chi suonasse metal in Italia fosse affetto da un qualche handicap naturale che gli impediva di registrare un disco in maniera professionale, di scegliere dei suoni ben amalgamati, di proporre una pronuncia inglese non comica. Nelle registrazioni di molti dei gruppi dell'epoca c'era un'atmosfera della serie “buona la prima”, come se le occasioni per incidere un album fossero solo casualità che andavano colte in fretta e furia, anche se quel giorno il cantante aveva il mal di gola e il chitarrista la tendinite...

Un gruppo italiano che si potesse scambiare per uno straniero era quindi un evento, ma non un vanto, perché indice di una situazione veramente precaria. I Royal Air Force (R.A.F. per gli amici) erano un esempio di quel metal italiano che, pur buono, cresceva in un terreno non fertile. Suonavano bene, alcuni pezzi in particolare potevano ricordare il power di marca teutonica dei Running Wild (si guardi alla stessa canzone-manifesto "Royal Air Force"). I R.A.F. proponevano quello che all'epoca si poteva definire hard rock e rientrava nel metal ammiccando sia al metal classico inglese che al filone street, magari più nel look, assai vistoso (in occasione delle prime esibizioni dal vivo, i Nostri si presentavano sul palco in divisa militare).

26 feb 2016

RIOT, ITALIANS DO IT BETTER!


I 10 MIGLIORI ALBUM DELLE CULT BAND (ANNI ’80)

1988: THUNDERSTEEL

Se non avessero tentato la via del Rock, credo che avrebbero trovato una sicura scritturazione per un film di Francis Ford Coppola. O di Martin Scorsese. Una sorta di Gang of New York ante-litteram.

Reale, Speranza, Bitelli, Ventura…No, non sono i nomi di una scalcagnata squadra di baseball qualsiasi in una Brooklyn degli anni sessanta, ma quelli di un gruppo di ragazzi, figli di immigrati italiani nella Grande Mela, che, a fine anni settanta, non ancora ventenni, a suon di demo e tanto girovagare per case discografiche, riuscirono a entrare nel music business e, disco dopo disco, concerto dopo concerto, ad emergere. 
Erano i componenti originari dei Riot.

25 feb 2016

BURZUM: "DET SOM EN GANG VAR"




I MIGLIORI DIECI BRANI “LUNGHI” DEL METAL ESTREMO

1° CLASSIFICATO: “DET SOM EN GANG VAR” (BURZUM)

Giungiamo dunque alla conclusione della seconda tranche della nostra classifica: quella dedicata ai migliori “brani” lunghi del metal estremo

24 feb 2016

RECENSIONE SANCTUARY: "THE YEAR THE SUN DIED"


Quando sono venuto in possesso di questo disco non ci volevo credere: dopo 25 anni un nuovo disco dei Sanctuary?? 25 anni!! Un ellisse temporale enorme!

Ma la sorpresa più grande è stata leggere le notizie su cosa aveva provocato la reunion della fenomenale band di Seattle,  avvenuta nel 2010. Con un parallelismo forse un po’ azzardato, siamo di fronte a un caso di “complesso edipicoal contrario: se possiamo dire senza troppe forzature che i Sanctuary  sono stati i padri e i Nevermore i loro figli, ebbene, il padre, per tornare a vivere, ha ridotto in fin di vita (ancora non usiamo il termine “ucciso”) il figlio.

Si, perché nei Sanctuary sono tornati praticamente tutti: ovviamente il buon Warrell Dane, ma anche la “sua ombra” Jim Sheppard al basso. E poi il funambolico Lenny Rutledge alla chitarra e il tentacolare Dave Budbill alla batteria. Manca solo Blosl alla seconda chitarra, sostituito da Brad Hull.

23 feb 2016

DIECI CANZONI (PIU' UNA) PER CAPIRE DANZIG (parte seconda)




Dieci brani, se non i migliori, i più significativi: quelli che secondo noi raccontano l’epopea solista del grande ex frontman dei Misfits nelle sue varie sfaccettature. Dal blues del Mississipi, al metal plumbeo dei Black Sabbath, passando dal rock’n’roll di Elvis e a quello granitico dei Led Zeppelin e degli AC/DC, il tutto spruzzato da suggestioni morrisoniane ed atmosfere dark: un bel “pasticcio” l’affair Danzig! Andiamolo dunque a riscoprire insieme nella nostra classifica-lampo!

22 feb 2016

DIECI CANZONI (PIU' UNA) PER CAPIRE DANZIG (parte prima)



Glenn Allen Anzalone, classe 1955 (sessant’anni tondi tondi festeggiati lo scorso giugno – ma dov’era Metal Mirror??), in arte Danzig: un personaggio indubbiamente controverso. Idolatrato, mitizzato, ma al tempo stesso deriso, sbeffeggiato per i suoi risibili eccessi, per le sue pose caricaturali, a tratti ridicole. Glenn Danzig, con il suo background culturale a base di culturismo, fumetti horror, cinema di serie Z, suggestioni porno/fetish e sanguinolento rock'n'roll, si è in verità dimostrato un originale interprete del verbo metal, sebbene la sua corpulenta figura rimanga per molti ancora legata all’universo punk, avendo egli prestato la sua ugola nei dischi storici dei Misfits.

21 feb 2016

1991 – 2016: VENTICINQUE ANNI DI MORTE - I MIGLIORI DIECI ALBUM DEATH METAL USCITI NEL 1991



Il 1991 è stato un anno significativo nella storia dell’heavy metal. Dopo i fasti degli anni ottanta, all’inizio della decade novantiana l’impianto iniziò a scricchiolare. Il 1991 fu l’anno in cui videro la luce “Nevermind” e “Ten”, l’anno in cui Nirvana e Pearl Jam si ergevano come i capofila di un nuovo modo di intendere il rock: un rock che rifuggiva i vecchi cliché per addentrarsi a fondo nell’interiorità affranta di una generazione di giovani disorientati che non avevano i mezzi e le certezze per reagire ad un mondo che stava cambiando e che li stava annientando.

Eppure il 1991 è stato un anno estremamente fecondo per il metal, che, nonostante questi rivolgimenti, stava vivendo al suo interno delle rivoluzioni che palesavano una rigogliosa vitalità: una vitalità  che contraddiceva chi sosteneva che il metal si sarebbe presto estinto in quanto appartenente ad un mondo obsoleto e radicato nel passato.

20 feb 2016

BATHORY: "BLOOD FIRE DEATH"




I MIGLIORI DIECI BRANI “LUNGHI” DEL METAL ESTREMO
2° CLASSIFICATO: “BLOOD FIRE DEATH” (BATHORY)

Parlare di brani lunghi nel metal estremo significa necessariamente parlare di Quorton e dei suoi Bathory: con i suoi innumerevoli difetti e gli enormi ed incommensurabili meriti, la creatura di Quorton, oltre a contribuire a plasmare il black metal e ad inventare di sana pianta il viking, ha avuto anche il vezzo di aver sdoganato il brano lungo nel metal estremo. 

19 feb 2016

RECENSIONE: ROYAL HUNT "COLLISION COURSE"


Oggi il mal di gola mi blocca a casa e ho deciso di ascoltare "Collision Course" dei Royal Hunt, perché è un disco sottovalutato di power progressive metal e merita invece la ribalta! Non è sopportabile quel mezzo sorrisino di scherno che avete leggendo queste parole, provate a soffiare via la polvere da questo album e mi darete ragione. 

18 feb 2016

INTERVISTE IMPOSSIBILI: MIIKA TENKULA


Il 18 febbraio del 2009, esattamente 7 anni fa, a meno di 35 anni, moriva, stroncato da un attacco cardiaco dovuto a una malformazione congenita, Miika Tenkula, storico fondatore, nonché principale compositore, dei Sentenced.

Miika non è mai stato un personaggio istrionico e di primo piano nel panorama metal mondiale. Ma il successo avuto dai Sentenced è stato talmente grande che per noi di MM l’occasione per fare due chiacchiere col chitarrista della band, scioltasi nel 2005, era troppo ghiotta.

E così siamo andati a trovarlo nell’Aldilà per conversare con lui del passato e del presente. Per avere un suo punto di vista sul metal finlandese di allora e di oggi. E questo è quello che ci ha confidato…

17 feb 2016

RECENSIONE: ALTAR OF PLAGUES "MAMMAL"




Siete tutti colpevoli! Perché nessuno mi ha detto che "Mammal" è un disco bellissimo? Lo so che è stato ben recensito, ma perché nessuno mi ha chiamato a casa per dirmelo? Perché non è sulle prime pagine dei giornali? O in promozione al supermercato e negli autogrill? Faccio io un servizio per la comunità: questo disco è da avere al più presto per tutti! 

16 feb 2016

OPETH: "THE DRAPERY FALLS"




I MIGLIORI DIECI BRANI “LUNGHI” DEL METAL ESTREMO

3° CLASSIFICATO “THE DRAPERY FALLS” (OPETH)

No, non si tratta di un errore: siamo ancora in terza posizione. Nella puntata precedente si sono spartiti l’ambito terzo posto Katatonia ed Opeth, un po’ perché entrambi meritevoli, un po' perché, da sentimentali che siamo, non volevamo fare il torto a nessuna di queste due band che, ciascuna a modo suo, hanno saputo rivoluzionare il modo di intendere il metal estremo.

Quanto al tema oggetto della nostra classifica, ossia il brano di estesa durata, i Katatonia se la son giocata con gli Opeth grazie ai dieci minuti di "Brave": caso atipico per una band che non ha mai nutrito ambizioni progressive e che ha sempre preferito muoversi negli ambiti ristretti del formato canzone. Gli Opeth, dal canto loro, si portavano sulle spalle un'intera discografia fatta di brani lunghi e per questo siamo stati costretti ad attingere da un vasto bacino, optando infine per l’ottima “Advent”, che tuttavia, da sola, non poteva esaurire l’argomento.

15 feb 2016

IO NON C'ERO: LIVE DEI MEGADETH - SAO PAULO 2011


Che fatica fanno i Megadeth dal vivo! Sono passati più di dieci anni dalla mia ultima presenza ad un loro spettacolo e cinque da questa esibizione, ma il thrash in camicia ha ormai ufficialmente perso! La rubrica Io NON c'ero oggi affronta un'altra performance dei paladini della musica estrema, non senza qualche punta di imbarazzo anche se seduto comodamente sul divano. 

14 feb 2016

SAN VALENTINO A CASA PORTNOY




La ricorrenza di San Valentino ci ripugna, per questo decidiamo di festeggiare la festa degli innamorati, non con una bella storia d’amore, ma con un divorzio: quello che si è consumato fra Dream Theater e Mike Portnoy.

13 feb 2016

GENERAZIONE DI FENOMENI: IDOLI E METEORE DEGLI ANNI OTTANTA - THE GREAT KAT


La “Grande Kat” era una tipa che per un po' di tempo cercò di furoreggiare nel mondo del metal. Nessuno capirà mai cosa abbia spinto Katherine Thomas, dopo il diploma di violino, a proporsi come rivelazione del metal. Così come Yngwie Malmsteen, la musicista inglese propose una contaminazione tra metal e musica classica impostata sul parallelismo violino-chitarra solista, che peraltro suonava con parecchia disinvoltura.


12 feb 2016

SANCTUARY, ALL'AVANGUARDIA DELL' "U.S. POWER METAL"


I 10 MIGLIORI ALBUM DELLE CULT BAND (ANNI '80)

1987: "REFUGE DENIED"

In un recente post, ovviamente in modo del tutto arbitrario (e quindi soggettivo), ho individuato in “The Sound of Perseverance” dei Death il disco Heavy Metal più rappresentativo di sempre. Questo sia per essere riuscito a riassumere praticamente tutte le caratteristiche metalliche dei 20 anni precedenti la sua uscita, sia per contenere in sé linee guida per lo sviluppo del Metallo negli anni a venire.
Si tratta ovviamente di una sintesi estrema, dettata, come detto in quel post, dalla testa ma anche dal cuore.

Se dovessi individuare quale sia stato l’album che ha saputo raccogliere in maniera mirabile l’eredità elargita dal genio di Chuck, che abbia saputo far crescere e sviluppare gli stilemi e le intuizioni insite in TSOP, credo che non avrei dubbi nell’indicare “Dead Heart In A Dead World” (2000) dei Nevermore. Un capolavoro assoluto e, per chi scrive, apice raggiunto dalla fenomenale band di Seattle. 

11 feb 2016

PENSIERI A CAZZO SU "ATGCLVLSSCAP", L'ULTIMO (?) DEGLI ULVER


Apprendiamo dell’uscita dell'ultimo degli Ulver e come al solito facciamo un salto dalla sedia. In pochi giorni è stato dunque nostro, perché non possiamo vivere senza Ulver, ma senza nemmeno far particolari tragedie, possiamo tranquillamente dirlo: non ci è piaciuto.

10 feb 2016

KATATONIA: "BRAVE" vs OPETH: "ADVENT"




I MIGLIORI DIECI BRANI “LUNGHI” DEL METAL ESTREMO

3° CLASSIFICATI EX AEQUO: “BRAVE” (KATATONIA) e “ADVENT” (OPETH)

Li abbiamo già incontrati entrambi: gli Opeth che stracciavano i Katatonia in tema di “Nuovo Metal”; i Katatonia a trionfare impietosamente sugli Opeth nella nostra rassegna dedicata ai migliori album non-metal realizzati da band metal
 

Per quanto riguarda la classifica dei migliori brani lunghi, abbiamo dunque deciso di fare giustizia e metterli gli uni accanto agli altri, riconoscendo ad entrambi l’ambizioso terzo posto: un po’ per tributare la pari grandezza di queste due importanti entità del metal estremo; un po’ per ricordarci che in fin dei conti non vi fu mai vera rivalità fra due band che hanno condiviso la “culla”. Non solo perché germogliate dalla stessa terra (la Svezia) ed entro i confini del medesimo contesto culturale (quello della prima metà degli anni novanta), ma anche perché cresciute a braccetto sotto l’egida di un unico mentore: il grande Dan Swano (produttore di grido, nonché leader degli Edge of Sanity), la cui mentalità aperta e la sensibilità progressiva furono certamente di ispirazione per le due formazioni.

9 feb 2016

RECENSIONE: HYPOCRISY "ABDUCTED"


Esattamente 20 anni fa usciva questo grande disco degli svedesi Hypocrisy e con esso celebriamo al contempo lo Swedish Metal, ricordiamo la figura di Peter Tägtgren e ci emozioniamo come ai vecchi tempi quando avevamo i capelli lunghi...

8 feb 2016

FATES WARNING "STILL REMAINS"


I MIGLIORI DIECI BRANI “LUNGHI” DEL METAL CLASSICO

APPENDICE I: “STILL REMAINS” (FATES WARNING)

L'ultima prova di Kevin Moore nei Fates Warning coincide nel 2000 con l'album "Disconnected" e, in veste di Appendice alla nostra classifica sui brani più lunghi del metal classico, oggi vi parliamo dei 16 minuti di "Still Remains" scritti dal genio di Jim Matheos.

7 feb 2016

IL METAL PRIMA DEL METAL: UN TRITTICO DA RISCOPRIRE



 

Accediamo dunque alla seconda ed ultima parte della nostra trattazione: nella prima puntata abbiamo riconosciuto nel triennio che va dal 1969 al 1971 una fase decisamente importante nella formazione e definizione di quegli stilemi musicali che poi, messi insieme, chiameremo Heavy Metal.

Una sorta di periodo nebuloso in cui le tendenze stilistiche più disparate si scontravano: rock’n’roll, hard-rock, progressive, psichedelica, avanguardia. Proprio prendendo in considerazione questi tre anni, abbiamo deciso di ripercorrere quella fase con tre opere che, seppur non appartenenti in senso stretto alla grande famiglia dell’heavy metal, rimangono più o meno scopertamente legate ad un universo sonoro fatto di violenza e pesantezza che non poteva non attirare la nostra attenzione.

6 feb 2016

IL METAL PRIMA DEL METAL (Introduzione)




Una mia grande fissazione è sempre stata quella di voler vedere come nascono le cose, rovistare in quel ribollire primordiale dal quale nuove forme vitali si sintetizzano ed acquisiscono indipendenza, autonomia, identità. No, qui la chimica non c’entra niente: si continua a parlare di musica, di metal per l’esattezza.

Ho sempre amato scavare a fondo, rintracciare le orme nascoste all’ombra della Storia Ufficiale. Frugare, per esempio, negli stand dei mercati del disco usato alla ricerca di chicche ignote ai più. E fu proprio in uno di questi banchetti che scorsi una copertina che richiamò la mia attenzione in modo morboso: in un malefico bianco e nero, essa ritraeva un losco figuro incappucciato chino su uno scheletro, su mesto sfondo di cimitero. Ai lati campeggiava una scritta in latino, “In Cauda Semper Stat Venenum”. Ed in cima il nome della band: Jacula.

Anno di pubblicazione: 1969!

5 feb 2016

MANILLA ROAD, UN...DILUVIO DI EPICITA'!


I 10 MIGLIORI ALBUM DELLE CULT BAND (ANNI ’80)

1986: “THE DELUGE”

Se c’è un sottogenere dell’heavy metal che, in relazione alla sua definizione, ha creato divisioni, contrapposizioni e interpretazioni diametralmente opposte in seno a critica e pubblico, questo è senza dubbio il c.d. epic metal.

Quando una band, e la sua proposta musicale, può essere definita “epic”? Come deve suonare una “musica epica”? Che caratteristiche deve avere? Ma è poi davvero la musica il fulcro, o è l‘attitudine e/o l‘atmosfera generata; o, ancora, i testi delle canzoni che determinano il grado d’epicità di un gruppo?

Credo che ogni buon metallaro che ami determinate sonorità heavy/classic potrebbe dare una risposta diversa. Facendovi confluire band anche molto lontane tra di loro nel sound.

4 feb 2016

IO NON C'ERO: LIVE DEI CRADLE OF FILTH - HELLFEST 2015


Ho sempre avuto sfortuna nei live dei Cradle of Filth! I suoni li hanno sempre penalizzati, prestazioni caotiche, a mala pena riuscivo a distinguere le canzoni, ma non mi sembrava una totale responsabilità del gruppo. O meglio è passato qualche musicista poco adatto nella loro line up, però Dani è sempre stato impeccabile e questo mi ha spinto a dar loro una nuova chance.
La rubrica Io NON c'ero ospita oggi proprio i vampiri britannici nel mio salotto, direttamente in streaming dall'ultimo HellFest a Clisson in Francia. 

3 feb 2016

AGALLOCH: “BLACK LAKE NIỖSTǺNG”




I MIGLIORI DIECI BRANI “LUNGHI” DEL METAL ESTREMO

4° CLASSIFICATO: “BLACK LAKE NIỖSTǺNG” (AGALLOCH)

Con gli In the Woods... abbiamo parlato di emozioni: emozioni fors'anche trasfigurate nell'elemento paesaggistico offerto dalle affascinanti lande norvegesi e dalla tradizione pagana del Nord Europa, ma pur sempre intimamente legate all'interiorità dell'artista. In quell'occasione si parlava di un cammino spirituale che tendeva a trascendere l'individuo nella sua fusione con gli Elementi.

Quindici anni dopo, dall'altra parte dell'oceano, simili sensazioni le abbiamo ritrovate con gli Agalloch, protagonisti dell’odierna tappa nella nostra rassegna dedicata ai migliori brani lunghi del metal estremo.

2 feb 2016

RECENSIONE: SPIRAL ARCHITECT "A SCEPTIC'S UNIVERSE"


C'è stata una stagione nel death metal dove fioccavano gruppi molto tecnici e ambiziosi, dai Cynic agli Atheist fino ai nostrani Sadist. In questa schiera di intellettuali brutali possiamo inserire anche la prova, targata anno 2000, degli Spiral Architect con "A Sceptic's Universe". 

1 feb 2016

IO NON C'ERO: LIVE DEGLI SLAYER - WACKEN OPEN AIR 2014


Ho paura. Anche se Io NON c'ero... ho paura!
Sono seduto sul divano di casa e suonano dal mio lettore dvd le note introduttive del live degli Slayer a Wacken nell'estate del 2014 e, come i reduci dal Vietnam ricordano la guerra appena sentono uno sparo, così io ho paura ripensando alle tre volte che sono stato sotto il palco durante uno show di Araya & soci. La rubrica "Io NON c'ero" decide di condividere le impressioni sulla performance dei grandi paladini della musica estrema, pur avendo visto questo concerto solo dal salotto.