"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

2 nov 2015

INTERVISTE IMPOSSIBILI: DIMEBAG DARRELL




Era l’8 dicembre del 2004: durante un concerto dei Damageplan a Columbus (Ohio) uno squilibrato sale su palco ed uccide a colpi di pistola Darrell Lance Abbott, al secolo Dimebag Darrell, pilastro fondamentale dei Pantera ed uno dei più grandi ed influenti chitarristi della storia del metal.

Sebbene dopo lo scioglimento dei Pantera avessimo perso un po’ le sue tracce, non abbiamo mai smesso di voler bene al buon Dimebag, il quale, nonostante il successo, ha saputo negli anni conservare la sua innata genuinità ed un grande rispetto per i suoi fan.

Noi di Metal Mirror abbiamo deciso di andarlo a trovare nell’Aldilà per vedere come se la passa.


MM: Ciao Dimebag, disturbiamo?
DD: Hey man, che cazzo t’inventi? Vieni, prendi questa (mi porge una birra), qua di benzina ce n’è per l’eternità (ride sguaiatamente).
MM: Grazie! Come te la passi da queste parti?
DD: Che vuoi fare, si sopravvive (ride ancora). A parte gli scherzi, si tira avanti, ho un po’ di birra qua in frigo che mi tiene compagnia, ed è quanto mi basta…
MM: Cos’è che più ti manca della tua vita terrena?
DD: Eeehh, un po’ di cose… di sicuro il mio ranch in Texas, cazzo cosa darei per un fottuto barbecue di carne fatta come si deve… Ma si guarda avanti, amico…quello che invece mi manca per davvero è mio fratello Vinnie, mi manca il suo umorismo, la sua risata, era una bomba di energia, oltre che una bomba di grasso e pelo (ride ancora). Ogni tanto lo guardo da quassù e ancora mi fa sbellicare dalle risate. Quando mi piglia un po’ male, non faccio altro che buttar lo sguardo verso casa sua e mi torna il buon umore…
MM: E Phil Anselmo un po’ ti manca?
DD: Per l’amor di Dio, non me lo nominare nemmeno…
MM: Ancora dopo tutto questo tempo e dopo tutto quello che è accaduto?
DD: Non è questione di tempo, quando uno è una faccia di merda rimane una faccia di merda, c’è poco da fare. Chiariamoci: è un gran cantante, senza di lui i Pantera non sarebbero stati quello che sono stati, respect! Ma per il resto è una grande testa di cazzo! Augurati di non averci a che fare il giorno che si sveglia col culo storto. Mi ricordo quei giorni in cui s’era a provare e si presentava con quella ghigna: già ti passava la voglia di suonare. Si metteva nell’angolo, fumava mezzo pacchetto di sigarette e per mezzora magari non diceva un cazzo. Mi ricordo di quella volta che gli dissi: “Ehi Principessa, ci mancherebbe il cantante, vuoi provare tu?”. Prese il culo e se ne andò senza salutare nessuno, ma ti pare? Non ha ironia, è difficile avere a che fare con un cazzo di permaloso che se la prende per ogni stronzata. Io e Vinnie invece siamo due cazzoni, ci piace scherzare, mentre Phil se lo prendevi nella giornata-no era un cagacazzi come pochi...
MM: Avrete passato anche dei bei momenti, spero…   
DD: Si, quando non si presentava proprio (scoppia in una risata catarrosa, poi sputa di fianco). Scherzi a parte, grande cantante, grande grinta, animale da palcoscenico, un vero pazzo... a volte si presentava con una cassa di birre e si passava la giornata a sbronzarci, quelli sì che erano dei bei momenti, ma era troppo imprevedibile. Vedi, Phil è uno che sa anche essere generoso, sa dare molto se sei della sua cerchia, ma è lui che lo decide, non gli altri. Era lui che faceva il bello e il cattivo tempo, e non si fa così, fra amici, fra professionisti... se lo continui a fare anche a certi livelli per me rimani una faccia di merda…
MM: E in più c’era il problema della tossicodipendenza…
DD: Puoi dirlo forte, amico. Guarda, non siamo santi, io per esempio se la mattina non fumo due fischioni non riesco a carburare. Ma cazzo, quello era drogato peso…spero abbia risolto perchè di sicuro non sarò io a riportarlo al pronto soccorso in overdose...
MM: E invece di Rex che mi dici?
DD: Rex è uno apposto, dove lo metti sta, non rompeva mai il cazzo, faceva il suo. Se gli avessimo detto: “Ehy Rex, da domani si fa musica da discoteca”, lui non avrebbe battuto ciglio…pensa te che ci suona ancora con quella testa di cazzo di Phil, ne avrà di pazienza Rex, che dici? 
MM: E dunque è solo ed esclusivamente per il rapporto burrascoso con Phil che i Pantera si sono sciolti? Il calo di vendite degli ultimi dischi non ha inciso per nulla sull’idea di sciogliere la band?
DD: Phil era l’unico problema. Il suo carattere di merda ed una serie di divergenze artistiche, se così le vogliamo chiamare. I soldi, le vendite no, quella roba non contava un cazzo per me. Ho sempre suonato per passione io, non me ne fregava un cazzo del resto…promozione, marketing: per quello c’erano i manager! Io pensavo solo alla mia fottuta musica. E’ per la musica che ho preso la chitarra in mano e ho imparato a suonarla. Figurati: se mi fossero interessati i soldi avremmo rifatto “Vulgar Display” per tutta la vita. Ma francamente ad un certo punto mi sono rotto i coglioni.... “The Great Southern Trendkill”, quello sì che era un gran disco! Sporco, sudicio, polveroso, sudista come noi. Era così che doveva andare, man! Mica come quegli stronzi dei Metallica, loro sì che hanno cagato fuori dal vaso…rispetto anche loro, ma fino al Black Album, poi hanno veramente iniziato a fare schifo al cazzo, mi spiace molto ("sad but trueeee" intona con un rutto modulato, alzando le spalle). No, io non avrei mai fatto quella fine, per niente al mondo! A costo di suonare davanti a cinque persone nella peggior bettola degli Stati Uniti e lavorare come cassiere al supermercato per pagare l’affitto… avrei continuato a fare quello che facevo, Pantera o non Pantera. Sarei anche andato a lavorare in miniera, avei fatto il collaudatore di supposte se necessario, ma Cristo Santo non mi rimettete nella stessa sala prove con Philip Anselmo! Ora poi con i capelli lunghi non si può proprio guardare…
MM: Ok ok, concetto chiarito. Cambiamo discorso: è vera la voce secondo cui ad un certo punto tu e tuo fratello sareste dovuti entrare nei Megadeth?
DD: Si è vero, se n’è parlato con Dave, ma dopo mezza prova io e Vinnie ci siamo guardati negli occhi e ci siamo intesi al volo: “Dalla padella alla brace” s’è pensato. No, non avrebbe funzionato, Mustaine devi saperlo prendere, penso che nemmeno sua madre lo sopporti. L’unico che ci riusciva era l’altro Dave, Ellefson, ma alla fine anche lui pare l’abbia mandato affanculo …E se non ha retto Ellefson…(fa un rutto liberatorio intonando “Peace Sells” e poi ride). Niente contro Mustaine, beninteso, rispetto anche lui, e poi ci siamo fatti delle belle serate insieme: gli auguro con tutto il cuore una lunga vita…così non me lo ritrovo qua fra le palle (altra risata sguaiata).        
MM: Cambiamo discorso. Passiamo ai giorni nostri. Da grande innovatore che sei stato, come vedi il metal di oggi?
DD: Bah, ti dirò (sbadiglia) il metal non lo vedo proprio. Ogni tanto mi lasciano mettere qualche disco dei Sabbath, ma qua non è che ti fanno fare granché. Che due coglioni…E così più che altro mi ascolto country, Johnny Cash, Kenny Rogers, roba così, mi fa sentire a casa…
MM: Ok Dimebag, ci fanno segno che il tempo a disposizione è finito, hai qualcosa da aggiungere?
DD: Lasciali stare quei coglioni (si gira ed alza il dito medio), fosse per loro non si potrebbe nemmeno tirare fuori l’uccello per pisciare! Rimani un altro po’, fammi qualche altra domanda, mi fa piacere parlare con la gente ogni tanto…
MM: Non so, ci sarebbe un argomento un po’ delicato…
DD: Spara amico…
MM: L’8 dicembre 2004, brutto giorno…se non sono indiscreto, vuoi dirci qualcosa in proposito?
DD: (sospira) Che ti devo dire, amico mio, è andata come è andata. Ormai me ne son fatta una ragione, ma non ti nascondo che lì per lì mi sono girati i coglioni. Cioè, sei mio fan e mi ammazzi? Figurati se ti stavo sui coglioni cosa facevi… (ride di nuovo). Comunque son tutti fuori di cervello: se c’è qualcosa che non va, ci si apparta e se ne discute… ne ho presi di calci in culo e cazzotti nella vita, ma cazzo, tirare fuori un fucile e sparare nel mucchio no, questo non lo capisco. I giovani di oggi hanno perso il senso della misura. Se hai un fottuto problema, non andare a sparare a chi non c’entra un cazzo. Ma guarda, amico mio, sono i tempi, non sono mica le persone. E’ la gente che ha bisogno di aiuto e la società non fa un cazzo…
MM: Che idea ti sei fatto della vendita delle armi da fuoco negli Stati Uniti?
DD: Beh, sai, sono texano, non sono contrario per principio, ci piace cacciare, mangiare rostinciana, però vedo che la situazione sta degenerando. Forse bisognerebbe fare qualcosa, cambiare la testa della gente, non saprei che dirti, sinceramente…
MM: Ok Darrell, è arrivato davvero il momento, mi stanno portando via con la forza, ti ringrazio per la chiacchierata…
DD: Grazie a te per la compagnia, torna presto a trovarmi, man….(e, sorridendo, si poggia la mano sul cuore, facendomi le corna con l'altra…).