"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

12 ago 2015

LE DIECI PIU' ATROCI CANZONI D'AMORE NEL METAL - SESTA POSIZIONE: LA VIRILITA' DEI CINDERELLA


Un punto di svolta. Il nostro metallaro ferito è l'ombra di se stesso, non riesce a superare la fine dell'amore neanche sotto tortura, ma almeno a un certo punto recupera la sua virilità, ovvero si ribella a questo suo destino da buffone. In soccorso del maschio metallaro arrivano i Cinderella truccati come delle bagasce (cominciamo bene) e proclamano: 
“Non sono lo zimbello di nessuno !”

Nessuna autocritica sul fatto che forse la tua ragazza non ha piacere di andare a giro con uno che si mette rossetto, mascara, ciglia finte e non lavora al circo Medrano. Va bene per andare in giro per i club di Los Angeles, ma già in Alabama ti sparano a vista se ti vedono conciato così. A parte questo però va dato atto che i primi a ribellarsi all'impostazione lamentosa dell'amore metal furono quei glamsters sfondati dei Cinderella.

A dire il vero, Tom Kiefer ritratterà poi questa visione delle cose e riproporrà il tema poi battuto anche da "Save our Love" di Malmsteen, ovvero: “Mi hai lasciato e me l'hai detto in ogni maniera possibile, ma forse se apriamo un dialogo su questo ti posso dimostrare che ti devi essere sbagliata clamorosamente e tornare insieme a me è un'idea saggia”. Una delle più belle ballate metal di tutti i tempi, che sottende però questo terribile concetto...

Comunque, tornando invece al conato di reazione che i Cinderella avevano suggerito, ecco "Nobody's fool".
Conto le lacrime che cadono, cadono davanti ai miei occhi (in effetti le lacrime iniziano a scorrere davanti agli occhi, una notazione anatomica di un certo pregio, ma non è chiaro come faccia a vederle mentre scorrono giù, secondo me è sudore! nda). Sembrano quasi mille anni che ci siamo lasciati, ti chiamo al telefono ma non mi dai mai la soddisfazione di rispondere, quindi siedo qui completamente solo, sarebbe ora che tu capissi che io non sono il tuo zimbello, lo zimbello di nessuno, e non lo sarò mai più. 
Tu prendi la tua strada, io prenderò la mia, sentieri che non siamo certo i primi a prendere, mentre si cerca un passo diverso per proseguire, la vita ha bisogno di essere addolcita (le sta dando della troia, non so se vi è sfuggito... nda). Io canto i miei sentimenti per tirar su due monete, e con due monete ho comprato il tuo amore, ma ora ho cambiato idea, non sono il tuo zimbello. (i soldi però mi sa che non li rivedi... nda).

Una canzone struggente, la bellissima voce di Kiefer per questo quadretto demenziale: un tipo che si attacca alla cornetta e (avendo ben capito che la tipa non gli risponde di proposito) insiste, se non altro per sottolineare quanto lei sia stronza a non rispondergli. Qui siamo nello stalking conclamato!
Come se non bastasse si incazza perché gli brucia di aver fatto una figura pietosa di fronte agli amici, perché chissà quali follie aveva fatto per questa, per poi essere scaricato in quattro-e-quattr'otto.
Non è che quest'attività di molestatore telefonico aiuti molto a demolire la figura dello zimbello, allora meglio il tipo dei Savatage che vagava tutta la notte per le strade ("Out on the streets")... Il nostro è ormai lontano anni luce dalla semplice, ma salvifica logica secondo cui se una strada è chiusa si passa da un'altra. No, lo zimbello ribelle allude alla malafede della ex fidanzata e poi insiste per comunicare con lei al telefono.
Sembra un po' il bombolonaio sulla spiaggia che ammoniva i bagnanti disinteressati “Me ne vado? Vado via?” per invogliarli a prendergli qualcosa, a "creare la domanda" suggerendo un'occasione imperdibile che sarebbe durata ancora per poco. Così fa il nostro: spera che una telefonata nel cuore della notte la risvegli dalla cattiva strada e capisca che non c'è un minuto da perdere per tornare insieme al nostro eroe, che ha appena deciso di non sarà più lo zimbello di nessuno.

Il piglio di questo proclama non si capisce se si estenda al mondo intero o al quartiere, sta di fatto che adesso, visto che la figura di merda è pienamente consumata e rincarata da questa ribellione zoppicante, non resta che una visione a priori conflittuale dell'amore, nichilistica, sarcastica ed è quello che sarà nelle posizioni superiori.

A cura del Dottore

(vedi classifica)